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Addizionale comunale IRPEF: dal 2026 soglia di esenzione innalzata a 18.000 euro

Una misura a sostegno delle famiglie meno abbienti, nell’ambito della rimodulazione delle politiche tributarie comunali

Data :

30 dicembre 2025

Addizionale comunale IRPEF:  dal 2026 soglia di esenzione innalzata a 18.000 euro
Municipium

Descrizione

L’Amministrazione Comunale di Muggiò ha approvato l’innalzamento della soglia di esenzione dell’addizionale comunale IRPEF, che a partire dall’anno 2026 passerà da 15.000 a 18.000 euro di reddito imponibile complessivo. 

L’addizionale comunale IRPEF è un tributo calcolato sulla base imponibile del reddito delle persone fisiche residenti nel Comune. Pur essendo di competenza comunale, la sua gestione operativa segue il regime dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche ed è amministrata dall’Agenzia delle Entrate; per sua natura, pertanto, il gettito effettivo è verificabile solo a consuntivo. 

Attualmente l’aliquota applicata dal Comune di Muggiò è pari allo 0,8%, come stabilito con deliberazione del Consiglio Comunale n. 54 del 18 dicembre 2024, con esenzione per i contribuenti con reddito complessivo non superiore a 15.000 euro annui. Con la nuova misura, l’esenzione sarà estesa a tutti i contribuenti con reddito inferiore a 18.000 euro, ampliando in modo significativo la platea dei beneficiari. 

«Grazie a un’allocazione efficiente della spesa nel bilancio di previsione, siamo riusciti a introdurre una misura che riduce il carico fiscale per quasi mille contribuenti in più, sostenendo concretamente le famiglie con redditi medio-bassi. Si tratta di una scelta ponderata, che ci ha consentito di valutare l’impatto sul gettito, mantenendo al contempo gli equilibri di bilancio. Una decisione che conferma l’attenzione dell’Amministrazione verso l’equità fiscale e la sostenibilità finanziaria dell’ente», sottolinea l’Assessore al Bilancio, Società Partecipate, Patrimonio e PNRR Francesco Giordano

L’intervento si inserisce nel percorso di rimodulazione delle politiche tributarie previsto dal programma di mandato, in particolare nell’ambito del Programma 4 – Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali, e rappresenta una scelta concreta a favore delle fasce di reddito più esposte. 

L’impatto della misura è stato stimato attraverso l’utilizzo del simulatore per il calcolo del gettito dell’addizionale comunale IRPEF disponibile sul Portale del Federalismo Fiscale, strumento riservato alle amministrazioni comunali per valutare gli effetti di modifiche alle aliquote o alle soglie di esenzione. Le stime indicano:

  • una perdita di gettito pari a circa 128.000 euro;
  • un incremento dei contribuenti esentati pari a 967 nuovi dichiaranti.

Il numero complessivo dei cittadini esentati dal versamento dell’addizionale comunale IRPEF passerebbe così da 5.311 a 6.278, raggiungendo il 36,20% del totale dei dichiaranti.

L’Amministrazione Comunale conferma così la volontà di coniugare equilibrio finanziario e attenzione alle esigenze sociali del territorio, come evidenziato dalle parole del Sindaco Michele Messina: «La riduzione della pressione fiscale sui cittadini, partendo dalle fasce economicamente più fragili, è sempre stata un punto qualificante del nostro programma elettorale e un impegno chiaro preso con la comunità. L’innalzamento della soglia di esenzione dell’addizionale comunale IRPEF a 18.000 euro va esattamente in questa direzione e rappresenta una scelta coerente sia con il mandato che i cittadini ci hanno affidato, sia con le linee politiche che ispirano la nostra azione amministrativa. Abbassare le tasse, quando è possibile farlo in modo responsabile, significa restituire risorse alle famiglie, sostenere il potere d’acquisto e rafforzare la coesione sociale. Questa misura dimostra che una buona amministrazione può coniugare rigore nei conti pubblici e attenzione concreta alle persone, trasformando gli impegni elettorali in azioni tangibili».

Si precisa infine che i dati di incasso e la percentuale di riscossione sono riferiti al 31 dicembre di ciascun anno: eventuali quote non riscosse entro la fine dell’esercizio sono infatti incassate quasi integralmente nell’anno successivo, secondo il meccanismo di acconto e saldo previsto dalla normativa vigente.

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Ultimo aggiornamento: 30 dicembre 2025, 09:57

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